martedì 3 giugno 2008

Pari dignità.

Franzoni Annamaria, detenuta nel carcere bolognese della Dozza per aver ucciso il figlio Samuele.

La Giustizia ha confermato, attraverso una sentenza di Cassazione, la condanna a sedici anni di carcere.

Ogni settimana la detenuta Franzoni Annamaria riceve la visita dei figli , del marito, dei parenti che, a turno, portano conforto, generi alimentari, indumenti, e la solidarietà di molti cittadini .


Piromalli Sabrina, detenuta nel carcere di San Vittore a Milano per aver favorito il marito, ricercato perchè accusato di rapina a mano armata ad un distributore dell'hinterland milanese, l'hanno accusata di favoreggiamento, associazione a delinquere , detenzione e spaccio di stupefacenti.

Condannata a sette anni senza condizionale, forse uscirà con l'affido ad una comunità tra cinque anni.

Anche lei, come Annamaria Franzoni, ha due figli: Niccolò e Sebastiano, due e cinque anni.

Sabrina Piromalli non vede i suoi figli da oltre tre mesi, gli hanno detto che il piccolo Niccolò soffre di asma e ha molte crisi respiratorie, Sebastiano non riesce a socializzare con gli altri, resta in disparte con gli occhi bassi e fissa il pavimento senza parlare con nessuno.

Quando gli hanno detto che avrebbe lasciato la casa dove è ospitato, presso una comunità, ha sputato in faccia all'Assistente sociale chiamandola "puttana" e dicendo che sarebbe scappato insieme a Niccolò e avrebbe raggiunto la "mamma".

Nei giorni scorsi la popolazione carceraria femminile si è sollevata contro Annamaria Franzoni e l'amministrazione carceraria, ritenendo, la stessa Franzoni, privilegiata rispetto alle altre detenute che non godono del beneficio di poter ricevere la visita di figli (sopratutto) e parenti tanto quanto lei .
Non voglio entrare nel merito della sentenza, la Giustizia avrà certamente fatto un percorso indagatorio e ricostruito i fatti sulla base di prove e testimonianze, il procedimento è passato attraverso i tre gradi di giudizio ed è approdato alla definitiva condanna.
Ma qui si apre un altro capitolo, si tratta di garantire un equo trattamento per tutti coloro che sono reclusi, perchè la disperazione si Sabrina Piromalli non è minore di quella patita da Annamaria Franzoni.

4 commenti:

STEFY ha detto...

PRIMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA.
Ciao DANILO, devo scappare. A domani

Kaishe ha detto...

Su certi concetti pare che il vocabolario sia molto elastico... e va interpretato anche "La leggè è UGUALE per tutti"...

Buongiorno Dazwo... come va?

dazwo ha detto...

Ciao Kai,
Và come vogliono gli altri, è una vita di costanti compromessi per evitare l'inasprimento dei confronti ,e allora senza cedere, o meglio , cedendo solo un po', e ricorrendo alla diplomazia, ove concesso, si evitano le esibizioni muscolari o gli scontri diretti, in fondo siamo tutti ragazzini che stanno giocando nel cortile di casa....
Vorrei potermi riposare di più sotto il "mio" ponte.



Ciao anche a te, Stefy...

Kaishe ha detto...

Dazwo... tutti scendiamo a compromessi, perchè ci si deve "assestare" con gli altri e quindi si deve "discutere" spazi e posizioni.

L'importante è non cedere davanti alla nostra coscienza e tenere caro un "ponte" dove rifugiarsi quando si ha bisogno di ritrovare noi stessi...

Se poi sotto lo stesso ponte, c'è uno specchio di acqua limpida e ci si può guardare con sincerità, essendo felici di ciò che si vede, allora si capisce che si è davvero LIBERI!

Un abbraccio...